martedì 3 luglio 2007

L'ornicoltura.. ovvero allevare uccelli!

Fin da ragazzo la mia passione è stata l'ornitologia, ho letto numerosi libri relativi al riconoscimento degli uccelli in natura, alle loro abitudini, al loro canto..fino a quando successivamente ho scoperto anche l'ornicoltura ovvero l'arte di far nascere in cattività varie specie di volatili. La difficoltà consiste nel fornire loro la giusta alimentazione, conoscere le loro esigenze, il carattere e le abitudini di questi animali per poi riuscire a farli riprodurre ottenendo splendidi esemplari come questi raffigurati sotto che hanno ben figurato alle varie mostre dove sono stati esposti.Per partecipare a queste esposizioni e detenere degli esemplari di volatili di varie specie bisogna innanzituttto essere iscritti alla F.O.I (federazione ornicoltori italiani) la quale fornisce all'allevatore degli anellini che andranno inseriti nella zampina dei nuovi nati e che vi rimarranno per tutta la vita sui quali sono riportati tre dati sostanziali : anno di nascita del soggetto, matricola identificativa dell'allevatore e numero progressivo di nascita.
In particolare io mi sono concentrato sui canarini di colore che sono molto belli per le loro cromie, il loro canto e la loro simpatia.
Ci sono allevatori che invece allevano uccelli nostrani dove è richiesta piu' esperienza e piu' tempo in quanto sono molto difficili da far riprodurre e piu' esigenti in termini di alimentazione e ambiente in cui sono alloggiati.

IL CANARINO BRUNO PASTELLO

Ho creato un gruppo in Facebook su questo canarino di cui sono innamorato e allevo da molti anni cercando di selezionarlo sempre al massimo della sua espressione fenotipica. Sono già molti i simpatizzanti , gli allevatori iscritti a questo gruppo che si propone di far conoscere questo tipo di canarino. Ci sono articoli sulla selezione ed accoppiamenti, foto, link, e commenti. Iscrivetevi! ...o date pure un'occhiata insomma..!
L'INDIRIZZO DEL GRUPPO LO TROVATE QUI A LATO NELLA SEZIONE LINK.

DESCRIZIONE

LA MUTAZIONE PASTELLO

La mutazione denominata Pastello fa la sua comparsa nella canaricoltura di colore nella seconda metà del novecento probabilmente nel Tipo Isabella. Il nome è stato probabilmente suggerito dal fatto che la riduzione esercitata dalla mutazione sulle melanine, ha creato tonalità più chiare che hanno fatto pensare ai colori pastello. Geneticamente la mutazione è recessiva legata al sesso manifestandosi con diverse espressioni, sino a produrre il cosiddetto effetto" Ali grigie".

BRUNO PASTELLO

Quando la mutazione Pastello interagisce con il Bruno, ne riduce le feomelanine e in misura molto maggiore il disegno eumelaninico, con differenze individuali notevoli; nei soggetti migliori il disegno arriva a sparire quasi completamente.

Questi canarini si presentano con una tonalità complessiva “bruno ossidato”, ridotta rispetto ai Bruno normali non pastello, con assenza di ogni traccia di disegno. Il fattore “pastello” ha esercitato sulle due melanine brune (eu e feo) una azione diversificata: la feomelanina si riduce, ma ancor più si riduce la eumelanina bruna, tanto da presentarsi con la stessa tonalità della feo; pertanto il fenotipo di questi canarini si presenta con un colore complessivo “beige molto scuro” uniformemente distribuito su tutto il mantello, dando la sensazione di un appastellamento delle due melanine.

Le zampe, le unghie ed il becco devono essere bruniti intonandosi con la tonalità del mantello.

Difetti principali:

- ossidazione melaninica non uniforme distribuita su tutto il mantello o con tonalità complessiva non al massimo, intermedia con il Tipo Isabella pastello

- tracce di disegno presenti sul mantello, tollerate solo se lievemente presenti sui canarini intensivi

remiganti e timoniere decisamente di tonalità diversa da quella del mantello.


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